Lo svezzamento vegano: un'efficace scelta nutrizionale

Sintesi dell'omonimo articolo tratto dal Notiziario di SSNV di settembre 2015.
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L'Accademia di Nutrizione e Dietetica e l'Accademia Americana di Pediatria, valutando la dieta vegana nei bambini, concludono che i benefici e vantaggi immediati e futuri di questa scelta nutrizionale sono notevoli.

Nell'ambito dell'alimentazione vegana sono pochi gli accorgimenti da attuare. Le Linee Guida redatte dal gruppo di studio americano Mangels-Messina, puntano l'attenzione verso:

  1. latti vegetali, centrifugati di verdure o frutta e altri tipi di bevanda, che non devono essere utilizzati come sostituto del latte materno o di formula, fino all'anno di età;
  2. il latte materno o di formula anche dopo l'anno di età continua ad essere un alimento importante per il bambino;
  3. è fondamentale garantire una buona densità nutrizionale (in poca quantità di cibo, tanto nutrimento), evitando quindi fino ai 2 anni di età l'utilizzo di cibi a ridotto contenuto di grassi e limitando la quota di fibra (in cereali, legumi, frutta e verdura);
  4. optare per il consumo di farine arricchite in ferro per la preparazione delle pappe;
  5. fin dai 7-8 mesi di vita possono essere introdotti cibi vegetali ricchi in proteine come tofu, yogurt di soia e le puree di legumi.

Recentemente è stato sviluppato dalla dott.ssa Baroni e un team di specialisti di alto livello, un semplice e pratico strumento che consente di soddisfare in modo agevole le esigenze del bambino, aiutando i genitori in modo molto pratico: "Il PiattoVeg_Baby" (contenuto all'interno del libro "Il PiattoVeg_Mamy", Edizioni Sonda 2015, che riporta consigli dettagliati per la pianificazione dell'alimentazione in gravidanza e allattamento, oltre ai capitoli dedicati all'alimentazione del bambino nello svezzamento).

I gruppi di alimenti che ogni giorno trovano posti nella dieta del bambino in fase di divezzamento sono:

  1. latte materno (o di formula).
  2. Cereali (riso, miglio, pseudo-cereali, farro, avena, orzo, frumento...), il costituente principale delle pappe. I cereali sono proposti a partire dal chicco, dalle farine, dai fiocchi e successivamente come pastina.
  3. Cibi proteici (i legumi come lenticchie, piselli, ceci, azuki, soia e i loro derivati), che si aggiungono alla pappa di cereale sotto forma di legumi stracotti decorticati, farine di legumi (ceci, fave, fagioli, lupino), fiocchi di legumi (ceci, azuki, piselli) oppure come yogurt di soia bianco, tofu bianco o tempeh.
  4. Verdura, il cui consumo va moderato per tutto il primo anno di vita per la sua ricchezza in fibre, utilizzando inizialmente solo il brodo vegetale filtrato e solo dopo qualche settimana aggiungendo un cucchiaino di verdure lessate e passate nel passaverdura.
  5. Frutta (di stagione), da inserire solo dopo aver introdotto gli alimenti salati.
  6. Frutta secca e semi oleaginosi (noci, mandorle, ecc.; semi di lino, di girasole, di sesamo, di zucca), utili per aumentare la densità energetica e nutrizionale della pappa (proteine, acidi grassi essenziali, minerali), utilizzati come creme (es. crema di mandorle, tahin) o polverizzati, aggiunti alla pappa del piccolo.
  7. Grassi, rappresentati dall'olio extravergine di oliva e dall'olio di semi di lino, da aggiungere alle pietanze per completare il fabbisogno energetico e nutrizionale.

Si segnala sull'argomento anche il libretto "L'alimentazione vegan nei bambini", a cura della dott.ssa Luciana Baroni e della dott.ssa Ilaria Fasan, contenente istruzioni dettagliate per lo svezzamento e una raccolta di ricette adatte alle varie fasce d'età dei bambini.

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